In fase di emergenza camici e mascherine dai brand del lusso “Made in Italy”

Nella fase drammatica che stiamo attraversando, sono molte le aziende del settore della moda e dell’abbigliamento che anche in Toscana hanno deciso di convertire la produzione per realizzare camici e mascherine.

Su richiesta della Regione Toscana, la scorsa settimana Prada ha avviato la produzione di ottantamila camici e centodiecimila mascherine destinate al personale sanitario della Regione.

Le sarte della Maison Ermanno Scervino producono in “smartworking” i dispositivi destinati alle Aziende Sanitarie e alle Residenze Sanitarie Assistenziali della Toscana.

Gucci ha annunciato di esser pronta a donare 1 milione e 100 mila mascherine chirurgiche e 55mila camici alla Regione Toscana.

Giorgio Armani, dopo aver donato 2 milioni di euro agli ospedali, ha avviato la conversione degli stabilimenti produttivi per realizzare camici monouso destinati agli operatori sanitari.

Il gruppo Calzedonia, ha riconvertito alcuni dei propri stabilimenti alla produzione di mascherine e camici. I primi cinquemila dispositivi sono stati donati al comune di Verona.
Nei prossimi giorni saranno prodotte diecimila mascherine al giorno, con incremento progressivo nelle settimane a seguire.

Non solo le grandi firme ma anche molte piccole aziende hanno convertito la produzione di capi di abbigliamento per la produzione di camici, mascherine protettive e dispositivi sanitari.

Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, ha dichiarato che “180 aziende delle Camere della moda si sono messe insieme ed hanno creato due filiere per produrre due milioni al giorno di mascherine”.

Nella speranza di riuscire a superare presto questo periodo buio, Isosport Cecilia saluta tutti i suoi clienti augurando a tutti di poter tornare a breve alla normalità.

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